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Francesco Sereni "manhattan bridge"
cm. 100x 150, olio su tela
Courtesy Antica Galleria Bosi srl
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Francesco Sereni "new york jazz"
cm. 70x 100, olio su tela
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Francesco Sereni "new york orange"
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Francesco Sereni "new york street"
cm. 50 x 70, olio su tela
Collezione PiziArte
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Francesco Sereni "pick-up"
cm. 80 x 120, olio su tela
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Francesco Sereni "roma10,30 am"
cm. 80x 60, olio su tela
Courtesy Antica Galleria Bosi srl
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Francesco Sereni "times square"
cm. 150x 100 olio su tela
Courtesy Antica Galleria Bosi srl
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Francesco Sereni
Francesco Sereni nasce a Roma
nel 1979.
Si dedica alla pittura fin da
piccolo, passione
che lo porterà a frequentare
con successo
gli studi artistici prima nello
storico liceo
artistico di via Ripetta e successivamente
l' Accademia delle Belle Arti
di Roma, laureandosi
con 110 e lode in scenografia.
Allievo precoce ed elegante disegnatore,
inizia a lavorare nel campo dello
spettacolo
mentre ancora frequenta l'Accademia,
affermandosi
come valido collaboratore e disegnatore
in
svariate produzioni liriche nei
più importanti
teatri Nazionali come il Teatro
dell'Opera
di Roma, Alla Scala di Milano,
l Arena di
Verona, e presso le due principali
televisioni
nazionali Rai e Mediaset.
Parallelamente a questa importante
attività
nel campo della scenografia teatrale
e televisiva
porta avanti in privato il suo
personale
discorso pittorico, approfondendo
la ricerca
sulla pittura realista americana
e in particolare
studiando l'opera degli Iperrealisti
di prima
generazione, un genere di pittura
che ritiene
altamente spettacolare, e che
percepisce
come un ponte tra le sue passioni:
pittura,fotografia
e cinema.
Comincia a concentrare l' attenzione dei
suoi soggetti su vedute di paesaggi americani,
visitati con passione in un tour on the road
negli usa, le cui suggestioni vengono poi
riportate sulla tela, coadiuvate dal gusto
spettacolare assimilato ed affinato grazie
proprio alla sua attività nel campo della
scenografia, che gli permette di gestire
spazi e soggetti con naturale e disinvolta
dimestichezza. Il suo linguaggio pittorico
tuttavia tende a sintetizzare il reale, prediligendo
una tavolozza tendenzialmente monocromatica,
talora desaturata, e ricorrendo a effetti
prospettici e visivi che richiamano il movimento
futurista; un percorso questo che affonda
le radici proprio nella ricerca di sintesi
di cui si nutre l'arte della scenografia,
dove il senso dello spettacolo è sovente
il risultato di una sintesi del reale.
Nei suoi quadri ricorre in maniera
quasi
costante la ricerca di un dinamismo
volto
ad amplificare lo spazio, con
l intenzione
di trasmettere allo spettatore
una sensazione
di coinvolgimento,unito ad una
passione per
i dettagli di natura squisitamente
verista.
I dipinti sono prevalentemente
olio su tela
, talvolta acrilico su tela,
realizzati seguendo
tecniche di pittura tradizionali,dalla
preparazione
della tela, passando al disegno
di base e
proseguendo la composizione del
dipinto per
strati di velature sottili di
colore; le
dimensioni sono medio grandi,
un minimo 50x70
fino ad un max di 100x150.
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