Piziarte Arte Contemporanea
Sweet Home 11Daniela Balsamo, Uccio Biondi, Paolo Fiorentino,
Gavino Ganau,
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Daniela Balsamo L'artista palermitana assembla la carta alla pittura, ricucendo metaforicamente i frammenti del suo vissuto, i volti e i corpi dei personaggi che ne hanno fatto parte. Il punto di partenza è la fotografia, dalla quale la Balsamo rielabora le sue opere. Il caldo umore delle memoria offre lo spunto per le figure che nascono da espressioni intense, enigmatiche, conturbanti, tra segno e sogno, lasciando emergere qua e la parole, scritte, frasi incomprensibili, provenienti da un passato saturo che l'artista non vuole cancellare, ma piuttosto sublimare. Uccio Biondi L'artista pugliese, ci rende partecipi di un processo formativo dove le immagini appaiono come frammenti della memoria, come simulacri di un universo caotico e magmatico di cui non é più possibile cogliere l'integrità. E proprio "nel flusso ininterrotto di ciò che esiste", secondo quanto scrive Calvino nel suo Saggio Il mare dell'oggettività, che ci è consentito cogliere il significato di un'operazione tesa a superare gli stereotipi ponendosi come luogo del fare; in quest'ottica l'opera si pone come l'infinito del linguaggio in un corpo a corpo tra pittura e scrittura, tra forma e materia, tra stereotipo e ricerca del vero individuale. Uccio Biondi ha il merito di annullare le distanze producendo un cortocircuito di carattere visivo, dove la parola diventa rumore e produce vere e proprie invasioni di campo nella sfera del colore. Paolo Fiorentino In Fiorentino assistiamo alla “perdita del centro”, l’agorà è scomparsa e con essa le metafisiche grandes places désertes. Percepito come forma continua, immensa, il paesaggio urbano si dilata continuamente, aggiungendo scorci a scorci. L’espansione è ordinata, lineare, uniforme, tende a seguire un’euritmia che ammette la città tra le forme dell’infinito e dell’eternità. Aspetto che ovviamente va a detrimento dell’elemento umano, perché l luogo ha smesso di essere abitato da una presenza, ospita semmai un concetto (assenza convertita in essenza) che sfugge sia alla temporalità che alla tattilità."Alberto Zanchetta" Gavino Ganau Nato a Tempio Pausania nel 1966, vive e lavora a Sassari. Ha iniziato a dipingere e a interessarsi di arte contemporanea durante gli studi universitari. La sua pittura neofigurativa, in bianco e nero e dal forte impatto visivo, è stata alimentata attraverso il confronto con i linguaggi massmediali e le icone popolari della contemporaneità. Il suo lavoro si è rivolto in misura crescente verso la ricerca di contenuti profondi, archai fondamentali della condizione umana. Nelle opere più recenti si concentra su differenti filoni tematici che si condensano in composizioni più o meno complesse dove, attraverso l'uso di immagini di tipo filmico e fotografico, realizza un unicum dalla forte valenza poetica. Pietro Spirito Pietro Spirito è nato nel 1981 a Manduria (TA). Ha conseguito maturità aritistica a Firenze e ha studiato Pittura allAccademia Di Belle Arti di Brera di MIlano. Vive e lavora a Berlino. Gabriele Talarico Talarico preferisce tradire olio e tela per flirtare con la pellicola. Visti da lontano, i suoi quadri nitidi e neri, senza grumi e sbavature, ricordano le strisce degli sviluppi fotografici, dove per indovinare i colori originali bisogna lavorare, e non poco, d'immaginazione. In pratica, come nell'iperrealismo, l'abilità nel dipingere è usata per insinuare nello spettatore un dubbio: che non si tratti affatto di pittura. |
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