Piziarte Arte Contemporanea

ANGELO BELLOBONO


Angelo Bellobono "Modello unico"
acrilici su tela cm. 100 X 100











Angelo Bellobono "Oh Charles"
acrilici su tela cm.
40 x 40











Angelo Bellobono "One more"
acrilici su tela cm. 150 x 100












Angelo Bellobono "Radio Head"
pastello su carta cm. 30 x 20








Esercizi per corpi artificiali

Testo di Lorenzo Canova

Macchine, pasticche ed elettrocardiogrammi, allenamenti progettati sul DNA e sulla struttura muscolare di atleti costruiti in laboratorio, farmaci che annullano la fatica e sostanze chimiche che potenziano tutte le funzioni fisiche, un apparato cardiovascolare programmato per oltrepassare ogni limite dell'organismo: da tempo l'iconografia di Angelo Bellobono si confronta con le tematiche di uno sport che confina sempre di più con la tecnologia militare e che appare diretto ad elaborare un corpo forgiato come la complessa struttura di un congegno biomeccanico.

Bellobono, con un occhio spietato e partecipe, descrive così le forme artificiali di un'umanità mutante, ricodificata come un'architettura vivente e corazzata come un raffinato strumento da guerra: una nuova razza fatta di membra dilatate con gli attrezzi e con la chimica, di sportivi impostati per raggiungere soglie agonistiche sempre più avanzate, di anatomie configurate al computer per varcare gli ostacoli del dolore e della corporeità.
Nella rappresentazione di questa nuova figura postumana, la pittura dell'artista vuole legare così un dichiarato intento narrativo alla ricerca di un'esattezza quasi fotografica, un nitore iconico dove le immagini sono elaborate con un metodo empirico che può trovare tuttavia affinità in un software digitale di deformazione e di ricodificazione dei dati visivi, un processo trattato con un'ottica "fredda", concentrata nella scabra semplicità della trama monocromatica.

Nella volontà di far confinare la pittura con il momento "mentale" e progettuale del disegno, l'artista sceglie infatti di ridurre deliberatamente il forte impatto espressivo delle sue opere e della sua tessitura pittorica, limitandolo alla sola forza della forma e senza cedere alle lusinghe del colore, in una serrata lotta condotta per comporre e governare la ricorrente tentazione a calarsi nel magma disturbante della materia e nel flusso carezzevole del pennello disteso sul supporto.

Nel suo lavoro, concentrato su iconografie apparentemente banali, Bellobono riesce allora a delineare un tracciato unitario attraverso il caos visivo che accompagna la nostra vita quotidiana, a trovare un percorso compiuto in quel labirinto di immagini a cui il pittore riesce a donare energia, senso e coerenza.









Angelo Bellobono "Stone Therapy"
acrilici su tela cm. 64 x 69












Angelo Bellobono "The coach"
acrilici su tela cm. 100 x 100












Angelo Bellobono "Vegana"
pastello su carta cm. 32 x 23








Per aumentare il valore allusivo e quasi simbolico delle sue opere, Bellobono ha deciso di far dialogare frequentemente la sua pittura con il video e con la performance: e proprio la performance appare la dimensione più adatta a definire il lavoro dell'artista, nel suo significato riferibile sia alla prestazione sportiva che all'opera d'arte concepita come una "azione" che confina con la rappresentazione teatrale. Il carattere "performativo" della pittura di Bellobono si definisce tra l'altro anche nei tempi e nei modi della sua esecuzione, basata su una tecnica allo stesso tempo rapida e ineccepibile, una stesura che, come il gesto di un atleta in gara, non prevede il minimo errore, pena una sconfitta irrimediabile che non ammette ripensamenti o rivincite.

L'ultimo ciclo del pittore sembra così organizzare un percorso dove le opere seguono le tracce di una "scheda" di allenamento virtuale, un circuito formato da esercizi e da supporti chimici, un programma concepito per fabbricare atleti invincibili o per dare una speranza a chi cerca di vincere tutti i condizionamenti della propria struttura corporea.

Il Body Life Program messo in scena da Angelo Bellobono prevede dunque l'avvento di una nuova forma umana, fondata su una mutazione fisica e su una profonda metamorfosi dello stile di vita (dall'alimentazione, alla respirazione fino ai minimi gesti quotidiani) che accompagna le grandi trasformazioni imposte dall'articolato incrocio tra i sistemi di preparazione atletica e le tecnologie biofarmaceutiche che favoriscono la crescita ossea e muscolare.

Con lo sguardo sagace che accompagna anche le sue opere più paradossali, Angelo Bellobono avverte però il rischio di un possibile e inquietante tentativo di classificazione e di selezione genetica: una situazione dove le classi "superiori" (progettate per vincere e per dominare) potranno sovrastare l'umanità "inferiore" destinata ad un'inesorabile disfatta, oppure - in una visione degna di Blade Runner - uno scenario dove gli atleti "sintetici" allevati in vitro potranno essere usati come le avanguardie sperimentali dei soldati futuri, guerrieri addestrati per sfidare tutte le possibili avversità e per affrontare il nemico con qualunque tipo di clima e di condizione atmosferica.
Tuttavia, nella sua stratificata ricerca, l'artista non raffigura soltanto le anatomie e le "armature" muscolari di questa nuova umanità ipertrofica, ma vuole indagare anche le inquietudini e le complessità interiori che attraversano le sue molte personalità.

Il pittore dona in questo modo una nuova dimensione al suo apparato visivo, concentrato in particolare sui volti dei personaggi che diventano i protagonisti di un lungo racconto, di una storia da cui può emergere la loro compiaciuta autocontemplazione, il loro narcisismo quasi disperato o la loro violenta e ossessiva volontà di affermazione.

Con la sua visione caustica e rigorosa, la pittura dell'artista scopre così il tormento, spesso assurdo e grottesco, che accompagna gli sguardi di queste figure, il senso di inutilità e di assenza che accompagna queste esistenze sintetiche, il vuoto che i pesi e gli steroidi non riescono a colmare, in una lucida rappresentazione che, con caustica ironia, ci svela l'irrimediabile solitudine dei giorni vissuti dalla nuova umanità artificiale.

Lorenzo Canova









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Opere di ANGELO BELLOBONO disponibili nel MAGAZZINO di Piziarte




Angelo Bellobono

“Effimero e temporaneo cerco tra gli altri protesi per continuare ad esistere”
Dal passato di sciatore professionista, allenatore e freerider riemergono nebbie, corpi e territori congelati e poi sciolti, velocità e instabilità; ritornano gli immensi spazi della Patagonia o delle Alpi in balia di nature estreme, che cambiano e modificano ogni certezza, ogni riferimento e abituano alla differenza, all’ironia e alla paura. Allo stesso modo gli anni dei centri sociali e delle fanzines, diventati poi gli uni centri benessere o club e le altre riviste glamour, rivelano i processi di assimilazione e istituzionalizzazione delle subculture e delle ideologie. Dopo le esperienze graffitiste e installative dei primi anni 80/90 e la laurea in Scienze Motorie nel 1988, iniziano anni nomadi che lo portano a vivere prima in Francia a contatto con artisti agli antipodi tra loro come Bertrand Lavier e Robert Combas, poi in California tra Liza Lou, Bill Viola, Bedia e Peter Halley. Nel 2000 rientra in Italia, a Roma, dove vive circa 6 mesi l’anno, il resto del tempo lo trascorre a New York.
Fin dall’inizio della sua attività, Bellobono, ha sempre posto l’uomo e il territorio al centro della sua ricerca, che evidenzia il difficile rapporto di appartenenza e identità, intesa non solo in senso socio culturale, ma anche geo-biologico. I meccanismi in cui la biochimica si traduce in comportamenti ed emozioni è il filo conduttore dei suoi dipinti, dei video e delle azioni performative.
Un senso di drammatica ironia pervade così dai sui ritratti, persi in un biancore accecante, o in uno scuro mare di petrolio, liquidi e solidi allo stesso tempo, concettualmente instabili e temporanei, appesi al loro chimico senso di precarietà biologica. Essi svelano il continuo sforzo compiuto nella ricerca di un’identità e di un luogo in cui collocarsi, un continuo congelamento e scongelamento di esistenze celate o negate e di un benessere ideale. Bellobono dà forma e fisionomia a un campionario di emozioni, trends e comportamenti che appartengono ad ogni essere umano e nei lavori più recenti, indagando gli sforzi migratori, le comunità e le controculture, questa indagine è tornata a coniugare ancora la pittura con la performance e il video.
Così donne body builders che si allenano con ragazzi anoressici (Cardiofrequenze 1999), programmi di allenamento dei marines nei centri wellness alla moda (Body life program 2003), icebergs alla deriva come nazioni, protetti da eserciti di soldatini di civiltà diverse (Temporary civilization 2006), migranti che pedalano su bike da spinning illuminando con l’energia prodotta una scritta che richiama al benessere (Chist’è o’ paese d’ò sole, Fondazione Volume-Union 2008) o spostano casse di frutta per svelare il loro ritratto, ricontestualizzando l’identità in un nuovo territorio (from ecuador to rome, Wunderkammern 2009), postpunk in un ipotetico centro sociale che diventa ironicamente un elegante centro benessere praticano il pilates e lo yoga con le note di “god save the queen” che diventa un mantra new-age (Lowlife wellbeing center – Changing Role 2009, Lowereast life – Envoy Gallery NY 2009, Eastside – Biasa ArtSpace Bali 2010), africani alle prese con blocchi di ghiaccio, archivi di memoria ed identità che si sciolgono sulla pelle (Afrika(n)ice, 2010-2011), mediocrità dilagante e libertà negate partendo da John Stuart Mill (About freedom e Decimate mediocrity, 2010 e 2011).
Tra le principali mostre collettive il Premio Lissone del 2002, Futuro Italiano al Parlamento Europeo, Arterritoty alla Centrale Museo Montemartini di Roma, TEC alle Scuderie Aldobrandini di Frascati. Nel 2005 vince il Premio Celeste per la pittura, partecipa alla mostra presso il Museo di Roma Pasolini e Roma. Nel 2007 è invitato a partecipare alla mostra itinerante On The Edge of Vision al Victoria Memorial Hall di Kolkata e nei Musei di Arte moderna di New Delhi, Mombay, Kolkata. Nel 2008 è invitato alla XV Quadriennale di Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma e a Experimenta nella collezione del Ministero degli Esteri. Nel 2009 partecipa all’evento Gustovagando presso il Museo Macro Future di Roma e alla mostra I_D Intersecting identities nel Museo Halles de Saint Gery di Bruxelles. Nel 2009 è invitato alla Wunderkammern di Roma nella mostra Titled Untitled. Nel 2010 partecipa alla mostra Impresa Pittura presso il CIAC Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea di Genazzano. Nello stesso anno è invitato al Museo d’arte moderna del Cairo nella mostra Under the italian eyes.
Hanno scritto di lui Nicola Davide Angerame, Lorenzo Canova, Manuela De Notariis, Micol Di Veroli, Alessandro Facente, Francesca Franco, Raffaele Gavarro, Pericle Guaglianone, Gianluca Marziani, Angel Moya Garcia, Sabrina Vedovotto, Alessio Verzenassi.




Angelo Bellobono
nato nel 1964 a Nettuno, vive a Roma


Curriculum Angelo Bellobono


MOSTRE PERSONALI

2019 - Angelo Bellobono - Linea Appennino 1201 - ALBUMARTE - Roma
2018 - Angelo Bellobono - Paesaggi Difficili - MARS - Milano
2018 - Ines Fontenla / Angelo Bellobono - Soglie Mobili. Natura/Cultura/Identità -
PALAZZO TAGLIAFERRO - Andora (SV)
2016 - Angelo Bellobono - Io sono Futuro - EMMEOTTO - Roma
2012 - Atla(s)now project. Marrakech Biennal.
2011 - Tutte le lune del mondo,- All the moons of the world,- Space Metropoliz, Fiorucci factory, Roma
2011 - Angelo Bellobono / Valentina Vannicola - Characters, And then there was the ice, Wunderkammern, Roma
2011 - Vis à vis - a cura di Nicola Davide Angerame, Whitelabs, Milano
2010 - Eastside - The journey - Biasa Artspace, Seminyak, Bali, Indonesia
2009 - Low life wellbeing center_Bunker House - a cura di Alessandro Facente - Changing Role, Napoli
2009 - Lower east life - a cura di Serena Trizzino - Envoy Gallery, New York
2008 - Chist' è o' paese d'o' sole - a cura di Alessandro Facente - Fondazione Volume L'Union, Roma
2006 - Temporary Civilization - testo di Francesca Franco - Il Sole arte contemporanea - Roma
2006 - Consolato italiano a Londra - opera vincitrice Premio Celeste 2005
2006 - Futuro presente primordiale - a cura di Gianluca Marziani - Galleria Artsinergy Bologna
2005 - Osservatorio Bellobono - a cura di Alessio Verzenassi - Galleria il Sole artecontemporanea, Roma
2005 - Angelo Bellobono - Piziarte -Teramo
2004 - Recruitment - a cura di Lorenzo Canova - Galleria Altri lavori in corso - Roma
2003 - Body Life Program - a cura di Lorenzo Canova - Studio d'Arte Fedele, Monopoli
2003 - Extrasistole e Pace Maker - a cura di Raffaele Gavarro - DAG Art Gallery - Livorno
2002 - Aria Compressa - a cura di Ludovico Pratesi e Lorenzo Canova - Roma
2001 - Cardiofrequenze - a cura di Lorenzo Canova - Palestra Linea - Roma
1999 - Chair lift - RAP - San Diego (CA), USA
1996 - Tromperie - Centre Henri Oreillier - Val D'Isère, France
1996 - Fragment and Contamination - Centre de Congrès - Val D'Isère, France
1995 - Meeting in America - Galleria Spagnolo - San Diego (CA), USA





MOSTRE COLLETTIVE

2019 - Guardare Oltre: pratica della visione - SPONGE LIVING SPACE - Pergola (PU)
2018 - Landina 2018 - esperienze di Pittura en plein air -
PALAZZO TORNIELLI - Ameno (NO)
2018 - Marka - Territori di confine - OTHER SIZE GALLERY - Milano
2018 - Painters – Painting – Painters - MARS - Milano
2018 - Dum.Bo Didattica Underground Metropolitana_Bologna -
ISART - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DELLA DIDATTICA DELLE ARTI - Bologna
2017 - Casa Sponge 10. Arte e sperimentazione nel segno della collettività -
SPONGE LIVING SPACE - Pergola (PU)
2016 - Ricapitolando 1996-2016 - PLUS ARTE PULS - Roma
2016 - Premio Santa Croce Grafica VIII Edizione - VILLA PACCHIANI -
Santa Croce Sull'Arno (PI)
2015 - In-augur-azione Portafortuna - SPAZIO V.AR.CO. - L'Aquila
2015 - The Milky Way 2 - STUDIO SALES DI NORBERTO RUGGERI - Roma
2015 - XLVIII Premio Vasto - PALAZZO ARAGONA - Vasto
2013 - Double je. Frank Pages Gallery, Crans Montana, Switzerland.
2012 Quadratonomade, PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI, Roma
2011/2012, It's time to say goodbye,CHANGING ROLE - MOVE OVER GALLERY, Napoli
2011/2012,WhiteXmas, WHITELABS, Milano
2011/2012, It's time to say goodbye, PALAZZO ZENOBIO - COLLEGIO ARMENO, Venezia
2011, AsymmetriK, International contemporary art show, Scope Miami
2011, Difforme,Aratro Roma
2011 - LVI Mostra Nazionale Premio Città di Termoli 2011,
GALLERIA CIVICA D'ARTE CONTEMPORANEA, Termoli (CB)
2011 - Premio Combat 2011 - Bottini Dell'Olio - Livorno
2011 - Crosscurrents - a cura di Marinù Paduano e Marta Boeri, Lagos Nigeria
2010 - Difforme - a cura di Lorenzo Canova, Aratro Museo Università di Campobasso
2010 - Sbandati - a cura di Lorenzo Canova, Ex Gil, Roma
2010 - Under italian eyes - Museum of Modern Art, Cairo, Egypt
2010 - Impresa Pittura - a cura di Raffaele Gavarro e Claudio Libero Pisano,
CIAC Centro Internazionale per l'Arte Contemporanea Castello Colonna Genazzano (Roma)
2010 - Artefiera Artfirst - Galleria Changing Role, Bologna
2009 - Titled Untitled - a cura di Alberto Dambruoso e Micol Di Veroli - Wunderkammern, Roma
2009 - Kunstart Bolzano artfair - Galleria ArtMbassy Berlin, Bolzano
2009 - The road to contemporary art - Galleria Changing Role, Palazzo Venezia, Roma
2009 - I_D Intersecting identities - a cura di Dominique Lora - Halles de Saint Gery, Bruxelles
2009 - Incroci - a cura di Lorenzo Canova - Open space arte contemporanea, Catanzaro
2009 - Artefiera art first - Galleria Changing role - Bologna
2009 - Gustovagando - a cura di Simona Cresci e Lina Calenne - Macro FUTURE, Roma
2008 - Ambientarti - a cura di Davide Sarchioni e Cristina Antonini - Palazzo dei Priori, Viterbo
2008 - Young blood - Opera Gallery, New York
2008 - XV Quadriennale di Roma - Palazzo delle Esposizioni, Roma
2008 - Viaggio sul nastro di Mobius - a cura di Micol Di Veroli - Galleria Dora Diamanti, Roma
2008 - Experimenta - Collezione Farnesina Ministero degli Esteri, Roma
2007 - Nessun Contatto - Piziarte -Teramo
2007 - La Bellezza del Mondo - a cura di Lorenzo Canova - Giamaartstudio - Vitulano
2007 - Paesaggi Metropolitani - a cura di Giorgia Cal - Museo laboratorio La Sapienza - Roma
2007 - Ficci Frame festival - Renaissance Hotel - New Dheli, India
2007 - On The edge of vision - a cura di Lorenzo Canova - Victoria memorial hall - Calcutta, India
2006 - Art Territory - a cura Di Simona Crasci e Dominique Lora - Centrale Montemartini - Roma
2006 - O mia cara trementina - Romberg arte contemporanea - Latina
2006 - Pittura elettrica - a cura di Lorenzo Canova - Giamart studio - Vitulano
2006 - Feedback - a cura di Massimo Sgroi e Vulcano art gallery - Caserta
2005 - 5 numero da circo per Circonudo di Andrea Bezziccheri - testi di Francesca Franco - casa del cinema - Roma
2005 - Pasolini e roma - a cura di Lorenzo Canova ed Enzo Siciliano - museo di roma in trastevere - Roma
2005 - Vincitore premio celeste - mostra finalisti ai magazzini del sale - Siena
2005 - TEC - a cura di Alessio Verzenassi e Manuela Annibali - Frascati
2005 - Unmediated - a cura di Matteo Basilè - Galleria Tossi - Firenze
2005 - Senso del male - A cura di Lorenzo Canova - Galleria Civica di Caserta
2004 - Premio Celeste - a cura di Gianluca Marziani - S. Gimignano
2004 - Premio Termoli - a cura di Carlo Fabrizio Carli - Termoli
2004 - Viceversa - a cura di Alessio Verzenassi - Roma
2004 - Anfiteatro della Pace - a cura di Giacomo Zaza e DirArte - Caserta
2003 - Occhio - a cura di Lorenzo Canova - ex-macello - Benevento
2003 - Futuro Italiano - a cura di Lorenzo Canova - Parlamento Europeo - Bruxelles
2003 - Anatomie del Futuro - Premio d'arte Campo Sauro - a cura di Lorenzo Canova - Vitulano (BN) -
2003 - XXXVI Premio Vasto Nel Corpo dell'immagine - a cura di Lorenzo Canova
2002 - Premio Lissone 2002 - a cura di Alessandro Riva, Michele Robecchi e Maurizio Sciaccaluga -
Civica Galleria d'Arte Contemporanea - Lissone





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