Pino Corrias, 47 anni, giornalista e scrittore, è nato
a Savona e vive tra Milano e Roma.
Oggi é uno dei dirigenti della fiction
Rai.
Per 12 anni è stato inviato speciale
del
quotidiano La Stampa.
Ha pubblicato: "Vita agra di un
anarchico"
(1993, Baldini & Castoldi); "Colpo
Grosso" con Massimo Gramellini
e Curzio
Maltese (1995, Baldini & Castoldi);
"Ghiaccio
Blu" (1997, Baldini & Castoldi).
E' autore di inchieste televisive e
ha pubblicato
inoltre saggi e racconti.
Ha sceneggiato, per la tv, la serie
"Ultimo"
e "Distretto di polizia".
Ha ideato insieme a Francesco Stasi
il progetto
"Autoritratti - i nuovi artisti
contemporanei",
prima serie di video monografici.
Francesco Stasi, 44 anni, architetto, è nato e vive a Milano.
E' fondatore di Cartiere Vannucci (maggio
2000) e di Kasta Gallery (gennaio 2003),
spazi di riferimento a Milano per l'arte
contemporanea.
Ha curato progetti di allestimento
di mostre
d'arte quali, tra le altre, "dalla
mini
al mini", (Milano, Cartiere Vannucci,
novembre 2000 e Roma, Palazzo delle
Esposizioni,
maggio 2002);" Technogallery -
l'arte
nell'era digitale" (Milano, Smau
02,
ottobre 2002); "Arte, natura e
tecnologia
dell'abitare" (Milano, Smau 01,
ottobre
2001).
Dopo aver lavorato al recupero di spazi
industriali
e alla ristrutturazione di antichi
casali
nell'entroterra ligure, alla creazione
di
loft, negozi e locali, sta attualmente
lavorando
al progetto di ristrutturazione di
una masseria
salentina che intende trasformare in
un Resort
estivo.
Ha ideato insieme a Pino Corrias il
progetto
"Autoritratti - i nuovi artisti
contemporanei",
prima serie di video monografici.
IL REGISTA
Mario Zanot inizia la sua carriera alla RAI, dove dal
1975 al 1979 ha lavorato come regista
per
i programmi: Orizzonti della Scienza
e della
Tecnica e Teatro/Musica.
Dal 1979 al 1985 ha lavorato come regista
free-lance in pubblicità, firmando
regie
per: Volkswagen, Mattel, Unilever,
Camel,
Trussardi, Beecham, Mitsubishi e realizzando
documentari in tutto il mondo. Con
Bruno
Munari, realizza in questo periodo
il pluripremiato
"dal cucchiaio alla città, storia
del
design italiano".
Nel 1985 fonda la Futurafilm, portando
in
Italia il primo sistema di computer
animation
tridimensionale della Abel Image Research
di Los Angeles.
Nel 1991 lascia il mondo della pubblicità
e fonda la Harvest Film Productions,
per
produrre documentari di carattere etnologico.
Un suo film di questo periodo "Lassù
dove vivono gli Incas" vince il
Festival
del documentario italiano Libero Bizzarri
e la rassegna internazionale del film
documentario
di Trento.
Nel 2000 fonda la Storyteller, per
produrre
fiction e docu-fiction per il cinema
e la
televisione.
La sua docu-fiction "il sogno
di Leonardo"
ha vinto il primo premio al Chicago
international
film & Tv festival del 2000; il
suo film
in animazione "Cattivik, il genio
del
male" interamente realizzato al
computer
ha vinto il premio immagine 2001.
Attualmente sta lavorando alla serie
"Autoritratti
- i nuovi artisti contemporanei",
prima
serie di video monografici. , e a tre
film
sulla vita di Montezuma, Carlo I e
Imhotep.
GLI ARTISTI
Matteo Basilé (Roma - 1974), figlio d'arte - il suo vero
cognome è Cascella, figlio di Tommaso
e nipote
di Pietro - vincitore del Premio New
York
2002, vive e lavora a Roma. E' stato
uno
dei primi a utilizzare l'arte digitale
e
ha trovato in essa lo stimolo per modernizzare
le immagini, in particolare il ritratto,
sovrapponendo e mescolando con grande
raffinatezza
formale volti presi dalla strada e
segni
della moderna tecnologia. La sua ricerca
è una continua contaminazione tra icone
della
serializzazione sociale, come i codici
a
barre o le cifre dei bancomat e simboli
arcaici
come gli ex voto o gli antichi idoli
asiatici.
E' celebre per i light box e i plotter
su
alluminio. Dice del suo lavoro: "
uso
un mezzo globale per realizzare immagini
intime".
Paolo Consorti (San Benedetto del Tronto - 1964), vive
e lavora tra S. Benedetto e Roma. Dai
temi
esistenziali ai feticci ultratecnologici,
contamina tradizione pittorica ed elaborazione
elettronica in una dimensione estetica
che
porta la seduzione barocca nella cultura
contemporanea. La sua sensibilità si
manifesta
in modo seducente mescolando diversi
linguaggi
e strumenti artistici, dalle reminiscenze
della storia dell'arte al linguaggio
fotografico
e cinematografico. Estetica tecnologica
e
iconografia del presente, sempre al
limite
tra elettronica e manualità, si contaminano
in visioni spiazzanti e spettacolari,
che
focalizzano lo sguardo sull'individuo
e il
suo spazio vitale.
Francesco De Grandi (Palermo - 1968), vive e lavora a Milano.
Nella sua pittura, sensibilmente figurativa
e ispirata alla tradizione del fumetto
d'avanguardia,
traspare, al contempo, un evidente
sguardo
al realismo sociale dei primi del novecento.
Caratteristica dei suoi quadri è l'assenza
di una temporalità certa: i suoi cieli
inquieti,
gli angoscianti scorci metropolitani,
le
oscure presenze umane e animali diventano
protagonisti di un'epoca che potrebbe
essere
passata, presente o futura. Per descrivere
alcuni lavori lo stesso De Grandi afferma:"racconterei
di un mondo dove il bosco è diventato
iridescente,
a causa della pioggia a mercurio che
cade
incessantemente, e dove gli uomini
si stanno
trasformando, assumendo tratti e comportamenti
animaleschi".
Federico Guida (Milano - 1969), vincitore del Premio Cairo
Communication 2002, vive e lavora a
Milano.
La sua pittura è caratterizzata dall'utilizzo
contemporaneo di differenti materiali,
dagli
impasti di gessi all'olio di lino,
da pezzi
di vecchi tessuti a vernici e acrilici.
Il
corpo è da sempre protagonista principale
nei suoi lavori: quello di modelli
maschili,
anziani e segnati dal tempo come quello
della
giovane contorsionista che si avvita
fino
ad assumere pose estreme. Con occhio
fotografico
che si concentra sulla figura umana,
Guida
utilizza la pittura per dar vita ad
uno spettacolo,
inscenare una performance, teatralizzare
e rendere pubblico un evento. Nelle
sue tele
prevale la monocromia, soprattutto
il blu
o il rosso.
Rafael Pareja (Trento - 1972), vive e lavora a Roma. Nasce
come writer, dal graffito passa al
murale
e dal murale alla pittura digitale.
"Per
me è stato un passaggio obbligato:
- dice
Pareja - credo che la fascinazione
del muro
si riporti facilmente sul monitor.
Nei lavori
fatti al computer e nei lavori realizzati
con lo spray c'è lo stesso tipo di
luce,
di vivacità dell'immagine, la stessa
immediata
comunicabilità". Il lavoro di
Pareja
è caratterizzato da corpi ibridi, disegnati
al computer, che confondono la nostra
percezione
della natura. Col suo tratto geniale,
la
sua manualità spiazzante, viva, di
matrice
digitale, riesce a offrire un approccio
organico
alla freddezza dei software sottolineando
la bellezza di una tecnologia acida,
postgraffitista
eppure "leonardesca" nello
spirito
caldo.
Velasco (Bellano - Lecco, 1960), vive e lavora tra
Bellano e Milano. Figlio del pittore
Giancarlo
Vitali, è uno dei protagonisti della
nuova
figurazione contemporanea italiana.
Ha rielaborato
nei suoi lavori, con un forte e identificabile
segno personale, gli elementi della
tradizione
pittorica e del suo linguaggio. E'
celebre
per le sue tele, materiche e di grandi
dimensioni,
raffiguranti scenari urbani, scorci
paesaggistici,
vele colorate e soprattutto per i ritratti.
Ha sempre disegnato, usando i disegni
come
appunti per la sua quotidiana ricostruzione
del mondo e considera lo scrittore
Giovanni
Testori uno dei suoi maestri.
LA COLLEZIONE CARTIERE VANNUCCI
Gli artisti contemporanei italiani,
rappresentanti
della nuova creatività che ciascuno
declina
con l'assoluta individualità del proprio
linguaggio sono i protagonisti della
Collezione
Cartiere Vannucci, che viene esposta
per
la prima volta a Milano e fa anche
da cornice
alla presentazione di "AUTORItratti",
la prima serie di video monografici
su sei
artisti, ideata da Pino Corrias e Francesco
Stasi, con la regia di Mario Zanot,
che Cartiere
Vannucci produce.
Alcuni già affermati e conosciuti -
come
Basilè, o Pignatelli - altri ancora
all'inizio
e considerati tra le giovani promesse
del
panorama italiano - come Dieli e Cannata
- gli artisti della collezione Cartiere
Vannucci
sono tutti accomunati da una ricerca
per
lo più figurativa e dalla forza di
comunicare
modalità e tecniche del proprio lavoro,
del
tutto personali e differenti tra loro.
Dalla pittura a olio coloratissima
e irrefrenabilmente
fantasiosa di Fulvio Di Piazza, popolata
da piccoli alieni e mini creature extraterrestri,
passiamo al volto tagliato, algido,
molto
glamour, quasi fantascientifico di
Debora
Hirsch; dal treno di Luca Pignatelli,
simbolo
della potenza e metafora dell'idea
del tempo,
dipinto sulla tela consumata e rattoppata
di un vecchio vagone merci, si passa
alla
pittura cinematografica e noir di Max
Rohr,
rappresentata dall'opera "La situazione
si precisò in un attimo", in cui
la
"finestra" ritagliata sul
protagonista
ci racconta lo svolgersi di una storia
parallela;
dal ritratto modernizzato e "digitalizzato"
di Matteo Basilè passiamo ancora agli
strani
personaggi di Paolo Consorti, figure
religiose,
mitologiche o divine che sembrano provenire
da epoche lontane.
La collezione si compone di oltre 40
opere
di 20 artisti, volutamente tutti italiani
(ad eccezione dell'americano Tom Birkner),
collezionate a partire da maggio 2000,
anno
di apertura di Cartiere Vannucci, a
maggio
2003, anno in cui tali opere si riuniscono
in una prima collettiva.
Tra le opere della collezione spiccano
i
lavori di Matteo Basilè, Paolo Consorti
e
Luca Pignatelli. Basilé è stato uno
dei primi
a utilizzare l'arte digitale e ha trovato
in essa lo stimolo per modernizzare
le immagini,
in particolare il ritratto, sovrapponendo
e mescolando con grande raffinatezza
formale
volti presi dalla strada e segni della
moderna
tecnologia. Consorti contamina tradizione
pittorica ed elaborazione elettronica
in
una dimensione estetica che porta la
seduzione
barocca nella cultura contemporanea.
La sua
sensibilità si manifesta in modo seducente
mescolando diversi linguaggi e strumenti
artistici, dalle reminiscenze della
storia
dell'arte al linguaggio fotografico
e cinematografico.
Pignatelli è celebre per le sue tele
di canapa
consunta, rattoppate e cucite, recuperate
dai vecchi teloni dei vagoni merci,
che rappresentano
soggetti che hanno sempre un legame
con la
storia, l'archeologia o il mito. Dipinge
aerei militari della seconda guerra
mondiale,
paesaggi con la neve, vecchi convogli
studiati
nei dettagli, con l'intenzione di "trattenere
il passato, portarlo nel presente e
chiuderlo
nel contorni di una forma".
Questo l'elenco completo degli artisti della
collezione: Matteo Basilè, Alessandro Bazan, Tom Birkner,
Alfredo Cannata, Paolo Consorti, Giacomo
Costa, Michele Dieli, Andrea Di Marco, Fulvio
Di Piazza, Natalie Du Pasquier, Marco Filaferro,
Alessandro Gianvenuti, Debora Hirsch, Rafael
Pareja, Luca Pignatelli, Plumcake, Max Rohr,
Silvano Tessarollo, Giuseppe Tubi, Velasco.
La collezione è presentato durante una serata/nottata/evento
- patrocinata da Saab Automobili Italia - con drink e musica in cui si può ammirare
anche la nuovissima Saab 9-3 Aero Sport Sedan.
Dopo l'inaugurazione, è possibile visitare
la collezione Cartiere Vannucci anche nei
giorni di lunedì 12 maggio con orario continuato
10.00-22.00 e martedì 13 maggio fino alle
ore 13.00. Dopo il 13 maggio - su appuntamento
- compatibilmente con gli eventi dello Spazio,
telefonando allo 02/58431058.
Gruppo Cartiere Vannucci
20135 Milano Italy - Via Atto Vannucci,
16
Tel. +39.02.5843.1058 - Fax +39.02.5844.0119
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